La giornata non era delle più serene; essendo solo agli inizi di maggio, il tempo non era ancora stabile e qualche nube offuscava l’atmosfera. La temperatura del mare poi non era certo incoraggiante, ma il gruppo di tedeschi e di spagnoli che avevo quel giorno, per la gita col gommone nel parco naturale delle saline, era molto entusiasta. Costume da bagno, una maglietta e ciabattine da mare!
Al momento dell’imbarco avevano già tutti in mano pinne, maschera e snorkel, e non vedevano l’ora di essere in mare per tuffarsi e farsi una bella nuotata. Decisi quel giorno di fare un giro leggermente diverso dal solito, lasciando l’isola di Espalmador come ultima sosta invece che come prima. Questo in considerazione del fatto che verso sera è meglio restare asciutti che bagnati e ad Espalmador si può scendere sulla spiaggia semplicemente camminando con l’acqua a mezza coscia.
Cominciammo così l’escursione, con una sosta nella zona delle piscine naturali, dove faticosamente riuscii – dopo 30 minuti – a far uscire le persone dall’acqua, che nuotavano felici in mezzo ai fittissimi branchi di occhiate, che qui sono stanziali.
Proseguimmo poi per la zona delle grotte, dove nel pomeriggio qualche raggio di luce, essendo il sole più basso, riesce anche ad entrare, creando suggestivi riflessi.
Ci recammo poi a Cala Saona, che è un altro dei punti obbligatori da vedere a Formentera, con un mare che sfuma dal verde smeraldo all’azzurro turchese.
Infine, verso sera, prima di rientrare, facemmo rotta per l’Isola di Espalmador. Il traffico di barche fuori stagione era veramente ridotto, a parte qualche pescatore ed i traghetti che collegano Ibiza a Formentera. Eravamo ormai solo a un centinaio di metri dalla costa quando un grido – e il gesticolare di un cliente – attirò la nostra attenzione.
“I Delfini!”
Non si vedono molto di frequente, ciò dovuto soprattutto all’intenso traffico di barche che – facendo molto rumore – tendono ad allontanarli. Così, l’ultima sosta – che doveva essere all’asciutto – si trasformò in un ultimo bellissimo bagno.
La speranza di riuscire a vedere i delfini nuotare sott’acqua trattenne a lungo le persone in mare, fino a quando, dopo innumerevoli richiami, riuscii a richiamare tutti a bordo. Comunque, nonostante l’eccitazione generale delle persone ed il rumore prodotto, riuscimmo ad avvicinarci abbastanza per scattare qualche bella foto e tornare a casa con lo sguardo pieno di emozione e la sana stanchezza di una giornata trascorsa in mezzo al mare.